Assemblea storica quella di oggi per Fiat, chiamata a dar vita a due Fiat, una legata all’auto, che include Fiat Group Automobiles (Fga), Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau e la linea Passenger & Commercial Vehicles di Fpt Powertrain Technologie e l’altra Fiat Industrial, una delle società più grandi al mondo con 60mila dipendenti e 30 miliardi di euro di fatturato che include le attività di Iveco e Cnh insieme al ramo Industrial & Marine di Fpt Powertrain Technologies.
Il nuovo gruppo assumerà il nome di Fiat Industrial e sarà quotato alla Borsa di Milano con azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio rispecchiando l’attuale struttura azionaria di Fiat. Le tre classi di azioni Fiat Industrial saranno quotate in concomitanza con la data di efficacia della scissione. Una volta completata l’operazione, ad ogni azionista verrà assegnata, senza versare alcun corrispettivo, un’azione di Fiat Industrial della stessa categoria in aggiunta a ciascuna azione posseduta in Fiat. Gli azionisti potranno così scegliere se continuare a investire in tutte e due oppure se focalizzarsi in una specifica.
Anche gli analisti hanno accolto positivamente lo spin-off, visto che i due settori che si separano riflettono dinamiche diverse di mercato. Fiat Industrial genererà nel nei mesi restanti del 2010 ricavi per 19 miliardi di euro con un risultato operativo di circa 600 milioni. Entro il 2014, come già annunciato durante la presentazione dei conti del primo semestre, il fatturato dovrebbe salire a 29 miliardi con un risultato operativo compreso tra 3,2 e 3,4 miliardi. Il giro d’affari di Fiat Spa supererà quest’anno i 32 miliardi di euro con un risultato operativo di 500-600 milioni, per poi aumentare a 64 miliardi a fine 2014 (con risultato operativo a 3,2-3,8 miliardi).
I ricavi di Fiat SpA saranno composti per il 6% da Ferrari e Maserati e per il 16% dalla componentistica. La parte più rilevante dei ricavi di Fiat Industrial deriverà invece da macchine per l’agricoltura (45%) e veicoli industriali (40%).
Uno spin-off, quello fortemete voluto da John Elkann, presidente Fiat e Sergio Marchionne, amministratore delegato che, secondo quando dichiarato dallo stesso, consente di portare “le lancette avanti nel tempo“. “La nostra azienda, o meglio le nostre aziende – ha aggiunto – potranno muoversi a una velocità notevolmente più rapida di quanto non abbiano mai fatto“. In particolare, ha sottolineato l’ad, “è un grandissimo giorno per l’Auto. Finalmente potrà decidere il proprio destino senza preoccuparsi delle conseguenze per Cnh. Deve avere la totale libertà di scegliere con chi andare avanti. Finalmente l’Auto è libera dalle escavatrici e dai trattori“.
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