Toyota Prius si rinnova, e lo fa principalmente nei contenuti, con una architettura ibrida rinnovata al 90%. La linea invece è pressoché inalterata, con leggeri miglioramenti al Cx e altri accorgimenti che hanno migliorato l’abitabilità posteriore.
Il nuovo motore, che sostituisce il 1.500 a benzina da 77 CV, è un 1.800 da 98 CV a ciclo Atkinson, dotato di una coppia massima di 142 Nm a 4.000 giri. Questo motore garantisce, nonostante la maggior cilindrata, consumi minori. Il cambio è un CVT a controllo elettronico con un sistema di recupero dell’energia dissipata in frenata.
Ma da buona auto ibrida, al fianco del motore termico c’è un piccolo propulsore elettrico, alimentato da batterie al nichel-metallo idruro, a emissioni zero, che sviluppa una potenza di 80 CV. I due motori (134 CV in totale) lavorando insieme permettono all’auto di consumare, su un percorso misto, 4,7 litri per 100 km e di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi.
Tre programmi di marcia a disposizione del guidatore: Eco Mode per consumi ridotti, EV-Drive Mode per muoversi a bassa velocità sfruttando solamente la propulsione elettrica e il Power Mode per la guida sportiva.
A rendere l’auto meno impersonale, rispetto passato, nell’edizione 2009 troviamo dei nuovi fari a led, che contribuiscono anchessi a ridurre i consumi e, novità non da poco, un tetto fotovoltaico collegato al sistema di ventilazione per raffreddare l’abitacolo in estate.
In conclusione è un’auto rivoluzionaria che non cambia le abitudini di guida e si rifornisce da un normale distributore.
La sua principale rivale? La Honda Insight, che arriverà in europa nella prossima primavera.
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