La migliore aderenza nella frenata sull’asciutto e sul bagnato e in quest’ultima condizione anche la migliore tenuta in curva. Tre diverse situazioni critiche, dove il MICHELIN Primacy 3 ha ottenuto, nei test effettuati dall’organismo indipendente TÜV SÜD Automotive, le migliori performance.
Risultati importanti che, se incrociati con le seguenti statistiche fornite dalla Technische Universität di Dresda, in Germania, mettono in evidenza come possa fare la differenza l’utilizzo di uno pneumatico super performante.
In Europa 7 incidenti (con almeno un ferito) su 10 si verificano su asfalto asciutto e, fra questi, il 60% avviene a bassa velocità, nei contesti urbani. Il 75% ha luogo in rettilineo, ma solo il 20% su asfalto bagnato (di cui il 99% in presenza di un velo d’acqua spesso appena 1 millimetro).
Lo studio è chiaro e mette in evidenza che la sicurezza non può essere riassunta in un’unica prestazione. La capacità di frenata non è l’unica prestazione richiesta per ottenere una buona sicurezza come l’alta velocità non è l’unico fattore responsabile degli incidenti.
Passando dalle constatazioni alla pratica, Michelin ha sfruttato queste conoscenze per definire le proprietà del suo nuovo prodotto. Frutto dell’intenso lavoro durato tre anni di una equipe di ben 60 ingegneri, il nuovo pneumatico Primacy 3 prima di essere lanciato sul mercato è stato testato percorrendo più di 20 milioni di chilometri in varie condizioni di utilizzo.
Anni di duro lavoro hanno reso possibile soddisfare le esigenze emerse dall’indagine tedesca. La priorità strategica assegnata alle equipe di ingegneri di Michelin, in tutti i settori di attività, è stata quella di mettere a punto pneumatici in grado di garantire diverse prestazioni contemporaneamente. La sfida consisteva nel migliorare alcune prestazioni senza che questo andasse a discapito di altre.
Questa logica ha presieduto l’intero processo di sviluppo. L’attenzione, e non poteva essere altrimenti, è stata rivolta anche alla riduzione dei consumi. Nei fatti, MICHELIN Primacy 3 contribuisce al risparmio di carburante del veicolo che equipaggia (circa 70 litri nella durata di vita media dello pneumatico) mantenendo un’elevata durata chilometrica.
Si rileva, in definitiva, una perfetta sintesi tra sicurezza su asciutto e bagnato, efficienza energetica ed elevata durata. Quest’ultima consente un tranquillo ammortamento del prezzo del bene in un arco temporale maggiore.
Vediamo in concreto, prima in maniera teorica grazie agli studi del TÜV SÜD Automotive e dell’IDIADA e prossimamente su pista, a Valencia, come le caratteristiche del nuovo prodotto si traducono nell’utilizzo giornaliero tenendo, però, presenti i dati forniti dell’Università di Dresda.
– il 70% degli incidenti stradali si verifica su strada asciutta.
1) MICHELIN Primacy 3 ottiene le migliori prestazioni di frenata su strada asciutta.
Nella decelerazione da 100 km/h all’arresto completo, lo pneumatico ha uno spazio di frenata di 2,20 m inferiore rispetto alla media dei suoi 4 concorrenti dei marchi «premium»
– il 99% degli incidenti su strada bagnata si verifica su strade con basso spessore di acqua.
2) MICHELIN Primacy 3 ottiene le migliori prestazioni di frenata su strada bagnata.
Nella decelerazione da 80 km/h fino al completo arresto, Primacy 3 ha uno spazio di frenata di 1,50 m inferiore rispetto alla media dei suoi 4 concorrenti dei marchi «premium»
– il 25% degli incidenti si verifica in curva ed è del tipo più grave (il 50% dei quali su strada bagnata).
3) MICHELIN Primacy 3 ottiene la migliore tenuta di strada in curva su strada bagnata.
A 90 km/h, lo pneumatico offre, infatti, un’aderenza supplementare rispetto alla media dei suoi 4 concorrenti dei marchi «premium», corrispondente a 3 km/h.
Un prodotto, come si evince, con prestazioni chiave in un mercato in evoluzione che a breve inizierà la sua carriera commerciale e che BlogMotori.com avrà il piacere di provare in pista nei prossimi giorni.
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