Alle bellezze note in tutto il mondo, che rendono prestigio e notorietà alla città di Milano, si è affiancata qualche giorno fa la Porsche 918 Spyder. Superba, nella leggendaria livrea Martini Racing, l’auto ha percorso le vie della City attirando gli sguardi ammirati dei numerosi turisti e degli amanti delle auto sportive di prestigio. Hanno fatto da sfondo, al nero opaco della carrozzeria, il Duomo, il Castello Sforzesco, il Quadrilatero d’oro della moda, il Teatro alla Scala e molte delle strade famose dove hanno sede prestigiose maison e centri motore della finanza e dell’economia, in una atmosfera che ha testimoniato sorpresa ed emotività.
Ha fatto il suo esordio in una città, insomma, con una buona dose di stravaganza e una propensione a sorprendere, così come la Porsche 918 Spyder, una vettura indubbiamente non comune, ma idonea all’uso quotidiano che accoppia un motore termico ad elevate prestazioni a due propulsori elettrici all’asse anteriore e posteriore che le consentono di offrire performance eccezionali e un’efficienza sorprendente.
I tre motori erogano una potenza complessiva di 770 CV. I consumi nel NEDC (Nuovo ciclo di guida europeo) si attestano presumibilmente intorno a soli tre litri per 100 chilometri, a fronte di emissioni di CO2 pari a circa 70 g/km. L’impiego della monoscocca rinforzata in fibra di carbonio (CfK) consente di ridurre il peso della vettura e garantisce rigidità e precisione straordinarie.
Aerodinamica variabile, assale posteriore sterzante adattivo e impianto di scarico con terminali alti (“Top Pipes”) sono alcune delle altre caratteristiche distintive che elevano la Porsche 918 Spyder a simbolo della vettura supersportiva del futuro, sebbene il design del prototipo evochi i modelli storici.
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